Premio Elisa Claps

PROPOSTA DEL PREMIO “ELISA CLAPS”

Cruciverbaschema libero – Elisa Claps segreto di Stato” 

E’ un docu-film in fase di produzione, frutto del lavoro d’inchiesta e di ricerca durato due anni, a cavallo tra il 2010 e il 2012, relativo alla sparizione di Elisa Claps, avvenuta a Potenza nel settembre del 1993, il cui resti sono stati ritrovati 17 anni dopo la sua scomparsa nel sottotetto di una chiesa di Potenza, capoluogo della Basilicata.

Essendo concittadino della ragazza uccisa, ed avendo conosciuto direttamente la famiglia e la stessa Elisa,  ho deciso di confrontarmi con un docufilm no-budget,  realizzato attraverso mezzi tecnici semplici, con l’intento di trasferire ai giovani ed alla coscienza civile la complessita’ e le sfumature meno visibili del quadro che si stava lentamente svelando dinanzi agli occhi di tutti, anche a livello nazionale. Con questo lavoro, ho voluto restituire  una fotografia differente sia della citta’ che della vicenda stessa, che andasse oltre la narrazione della mera cronaca e del clamore mediatico.

La conoscenza e la consapevolezza dei fatti, anche alla luce dei risvolti successivi al ritrovamento delle spoglie della giovane, a mio avviso assumono il simbolo dell’educazione alla corresponsabilità .

La volontà di confrontarmi con questa vicenda è stata altresí alimentata soprattutto dalla riflessione riguardo al concetto della rimozione, che, in questo Paese, rischia di diventare una prerogativa (più o meno) inconscia.

La vicenda Elisa Claps, invero, potrebbe rappresentare una qualsiasi altra storia, che a causa della bulimia mediatica a cui siamo sottoposti, della velocità con cui le informazioni vengono diffuse, non lascia possibilità al singolo di metabolizzarne il messaggio, rischiando così di cadere nell’oblio; rimossa, appunto.

L’accostamento tra le stragi di Stato e la storia raccontata all’interno dell’opera, sottolinea come queste drammatiche vicende siano caratterizzate dall’assenza di verità giudiziaria e dal coinvolgimento dei Servizi Segreti. La presenza di Giovanni Falcone, che apre il documentario, è motivata dall’esigenza di creare anche un paragone tra il leale magistrato e la famiglia di Elisa, entrambi accomunati dalla volonta’ di ricerca della verità, sí da evitare il rischio della rimozione precedentemente accennata.

Le riprese del docu-film sono terminate senza che si sia potuto comprendere fino a che punto le ipotesi espresse, potessero essere supportate da elementi che le trasformassero, se non in prove inconfutabili, quantomeno in indizi rilevanti. 

Si e’ voluto sollevare un velo senza privilegiare una pista precisa. In questo il film rispecchia l’andamento di una vicenda che di definito non ha nulla, proprio come una serie di lunghe caselle bianche che attendono di essere riempite con la soluzione esatta.

“Cruciverbaschemalibero” muove quindi dall’esigenza di una testimonianza necessaria, di un confronto con una sorta di giornalismo dal basso con taglio artistico, affinché lo sguardo di ciascuno possa contribuire alla costruzione di una memoria collettiva finalizzata ad un reale impegno sociale. 

Il concetto chiave attorno cui è ruota il progetto è: “diffusione”. Si è deciso di trovare una strada e un metodo per completare la produzione e distribuire il film, allo scopo di far conoscere l’opera in una dimensione più vasta possibile, in Italia e all’estero, considerati anche gli echi internazionali che ha assunto la vicenda e quanto ancora poco essa sia conosciuta in modo significativo. Da qui, la necessità di costituire una vera impresa lavorativa tesa al recupero dei fondi necessari a valorizzare il film. Attraverso una campagna di raccolta fondi si offrira’ la possibilità a chiunque di contribuire e co-finanziare il progetto di cui si dovessero condividere, si spera, etica e finalità.  Ognuno potrebbe così ritenersi partecipe alla “mission” di natura sociale che questo progetto, prima di ogni altra ragione, si prefigge di raggiungere. Successivamente, sarà valutata, tramite una consulenza legale, la possibilità di applicare alla distribuzione del film e ai diritti di comunicazione (download da internet) un’opportuna licenza Creative Commons, che possa permettere a chi acquista il dvd di proiettarlo ad esempio nelle scuole a scopi didattici, in ambiti associativi, culturali, senza oneri economici o problemi legali.

Assieme al supporto di Gildo Claps, fratello di Elisa, compartecipe all’idea  di realizzare il docufilm, si e’ pensato di proporre, con il supporto della Lucana Film Commission ed altri eventuali partner interessati, un premio cinematografico dedicato alla ragazza.

Il docu-film in questione rappresenterebbe, quindi, una sorta di testimonial del premio, a cui potranno partecipare giovani registi emergenti da tutt’Italia, rispettando i canoni del video-giornalismo e del documentario d’inchiesta. 

In questo senso il “Premio Elisa Claps” avrebbe la duplice funzione di diventare un’ eventuale cassa di risonanza per la coscienza civile di registi emergenti, contribuendo ad alimentare attivamente la memoria della giovane Elisa.

Giuliano Brancati